L’unico vero fallimento: è rinunciare a provarci.
Coralina Web
Coralina Web
Tutti i fallimenti hanno lo scopo ben preciso di tirarti un calcio in culo per obbligarti a fare un passo avanti. Con ogni passo avanti guadagnerai la conoscenza di te stesso. Qualche volta fallirai, qualche volta vincerai, più delle volte imparerai una nuova lezione su chi sei davvero e quali sono le tue capacità. Man mano che affinerai le tue prestazioni capirai che non potrai più mollare, perchè non te lo permetteranno i sogni in cui ti sei cacciato e che continueranno ad inseguirti.
Di sicuro le più fighe vittorie dei personaggi che ti elencherò qua sotto sono nate dai fallimenti più merdosi che hanno dovuto affrontare.
I più grandi personaggi pubblici si sono lanciati a capofitto in fallimenti mostruosi prima di imboccare la strada del successo. Ti faccio un po’ di esempi, giusto per darti la carica necessaria e continuare con la lettura.
J.K Rowling, autrice di Harry Potter, ormai diventata miliardaria, era una madre single, in preda alla depressione e senza un lavoro che, racconta lei stessa, era sopravvissuta solo grazie alle indennità sociali.
Chris Gardner, il personaggio di cui trae ispirazione il film “Alla ricerca della felicità”, ha vissuto la sua crisi personale in povertà e con un figlio a carico alloggiando per un periodo di tempo in un rifugio per donne senza tetto.
Oprah Winfrey, la famosa conduttrice televisiva, venne retrocessa nel suo lavoro di conduttrice perché lei “ non era fatta per la televisione!”.
Steve Jobs, noto imprenditore informatico, all’età di trent’anni, entrò in una crisi esistenziale dopo essere stato licenziato senza tanti “complimenti” dall’azienda da lui creata.
Walt Disney, conosciutissimo produttore cinematografico, venne licenziato da un giornale “per scarsa immaginazione” e “incapacità di avere idee originali”.
Joe Vitale, famosissimo autore e imprenditore statunitense, prima che le cose andassero per il verso giusto era un senzatetto e ha vissuto in questa condizione per diverso tempo.
La lista è troppo lunga per continuare. Se sei curioso di approfondire l’argomento vai a googlare sui fallimenti dei noti personaggi pubblici e vedrai che ne troverai ispirazione a volontà.
Come vedi la vita è fatta di scalini che salgono e scendono. Per questo capita a tutti, ma proprio a tutti, a volte di inciampare nella salita, a volte cadere nella discesa.
Fallimenti, ripetuti fallimenti sono stati solo briciole di pane che questi personaggi hanno lasciato nel loro cammino per trovare un giorno la loro realizzazione.
Se pensi che il successo sia una botta di culo ti deluderò, dicendoti che non arriva mai a quelli che hanno il culo di piombo.
Per arrivare al successo bisogna muovere le chiappe, sudare di brutto e affrontare crisi esistenziali, depressioni e a volte tentati suicidi. Da queste sensazioni orribili nasce l’entusiasmo più eclatante per andare avanti e non mollare. Nessuna droga è in grado di dare così tanta gratificazione alla psiche come l’entusiasmo ritrovato dopo un brutto fallimento.
Fidati, ho provato queste sensazioni personalmente, altrimenti non sarei qua a farti la ramanzina, così gasata e felice, per la consapevolezza acquisita.
Ho sbattuto talmente tante volte la testa contro il muro, nella speranza di trasformarlo in una porta, prima di sfondare, che nemmeno mi ricordo. In cambio alle testate date mi sono venuti dei bernoccoli che mi ricordavano ogni volta che dovevo ricominciare in maniera più intelligente della precedente, per non rischiare, un giorno, a rompermi la testa, al posto del muro. Ma nonostante tutte le testate, a volte, mi capitava di non capire o di non fare attenzione e cadere di nuovo, nella stessa trappola e subire dei fallimenti più devastanti di prima.
Questo fino a quando non ebbi l’illuminazione; ai miei fallimenti mi dovevo abituare ed anche ammettere che non potevo rimanere una povera frustrata che si nascondeva ad illusori successi. I fallimenti mi sbattevano in faccia chi ero, e questo credimi, è una fottuta condizione, estremamente difficile da digerire.
Con il tempo cominciai a farmi una ragione e a provare la strana sensazione che fallire era un emozione meno frustrante che l’obbligo di nascondermi davanti agli altri per rimanere sempre nel giusto e fare bella figura. Riconoscere i propri fallimenti, senza la paura di essere giudicata, per me è stata una rivelazione, e considero che la mia elevazione verso il successo è cominciata proprio da qui, da questa accettazione.
Credimi che la tua genialità esploderà quando imparerai a trasformare una situazione orrenda in un’esperienza fenomenale.
Se non puoi farci niente allora, semplicemente, obbligati di accettare e lasciar andare le cose che non puoi cambiare. Con il tempo il tuo cervello si abituerà e si rilasserà. Comincerà a vedere le cose, per come stanno, davvero, e non intestardirsi in una lotta inutile contro se stesso. Avere meno stress, e perché non dirla, sbattersene un po ‘, per la situazione in cui ti trovi, ti permetterà di aprire la mente verso nuovi orizzonti. La tua mente comincerà a focalizzarsi su nuove opportunità, trovare nuove soluzioni negli sbagli, ormai diventati il tuo sacro Graal. Capirai magari che dovrai fare più formazione, cambiare strategia, gestire meglio i soldi, il tempo o lo stress, scegliere più accuratamente le persone nella tua vita. Man mano che realizzi come fare tesoro dei tuoi sbagli capirai anche come trasformarli in fantastiche opportunità da sfruttare. Con quanto tu apprezzerai di più i tuoi sbagli loro ti ricompenseranno con nuove vedute sulla tua vita.
Dal momento in cui ho capito che era inutile sbattere le mani e i piedi per gli insuccessi, e che era più utile focalizzarsi sulle preziose lezioni che mi hanno offerto costui, ho cominciato a intravedere i primi raggi di luce verso l’uscita dal tunnel.
Perciò caro lettore abbandonati ai tuoi fallimenti, accettali, perchè questo vuol dire che accetterai te stesso e il tuo valore in quel preciso momento della tua vita. Ricordati sempre che ogni volta che si perde qualcosa si guadagna qualcos’altro. È solo questione di prestare attenzione. Perciò ti lascio con una nota di incoraggiamento: Alzati e cammina, il profumo più fine della vita, comincerai a sentirlo solo dopo che hai concimato con abbastanza merda le rose del tuo giardino.
Ti auguro una splendida giornata e ti ringrazio per il tempo che hai dedicato a leggere questo articolo. E come sempre, tra amici, mi permetto di spronarti: “Buttati , non è morbido, ma ne vale la pena!“